L’attuale decorazione non è quella originaria: il ciclo iniziale di affreschi, oggi perduto, era stato ideato su ispirazione di Francesco Petrarca, ospite di Francesco I Da Carrara. Spunto fu l’opera De viris illustribus, in cui il poeta narrava le vite di alcuni grandi personaggi della storia di Roma.
Il primo ciclo di affreschi venne completato poco dopo la morte del Petrarca, avvenuta nel 1374. E’ stato attribuito, tra gli altri, ad Altichiero da Zevio e a Jacopo Avanzi. Del ciclo rimane solo un frammento che ritrae proprio Petrarca: un omaggio alla memoria del poeta, e l’unica testimonianza degli affreschi più antichi giunta a noi.
La Sala venne completamente rinnovata nel Cinquecento, e intorno al 1540 fu completato l’attuale ciclo di affreschi. L’opera è di Domenico Campagnola che, insieme ai suoi collaboratori, riprese il tema trecentesco, modificando alcuni dei personaggi rappresentati. Dal 1631 la sala fu sede della Biblioteca universitaria, funzione che svolse fino al 1912.
La Sala dei Giganti è a Palazzo Liviano, con entrata dallo scalone in corte Arco Vallaresso.