Curata dai Musei Civici, Biblioteca Civica e Ufficio Patrimonio Mondiale del Comune di Padova e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, la mostra ricostruisce attraverso un articolato percorso espositivo la straordinaria fortuna visiva della Cappella degli Scrovegni.
Nota in tutto il mondo per essere il capolavoro assoluto affrescato da Giotto, la Cappella degli Scrovegni è stata fra i primi monumenti italiani a essere riprodotti in fotografia: Carlo Naya, uno dei pionieri italiani della fotografia, la immortalò per la prima volta nell’estate del 1863.
Il percorso espositivo de Lo scatto di Giotto parte proprio dalle prime fotografie di Carlo Naya, espone rare e preziose lastre fotografiche realizzate da Luigi Borlinetto a partire dal 1883, patrimonio della Biblioteca Civica di Padova per affacciarsi poi al Novecento, con le campagne fotografiche dei Fratelli Alinari e di Domenico Anderson. Grazie a queste, a partire dal 1906 la Cappella degli Scrovegni entra a far parte dei cataloghi internazionali d’arte, per essere riconosciuta nel mondo quale capolavoro di Giotto.
Dalla fotografia, la mostra arriva poi al cinema: nel 1938 il giovanissimo regista Luciano Emmer realizza “Racconto da un affresco”, il primo film sulla Cappella degli Scrovegni; nel 1971 grazie aL “Decameron” di Pier Paolo Pasolini il capolavoro di Giotto entra nelle pagine della storia del cinema d’autore. Non mancherà la sezione dedicata alle tecnologie contemporanee di riproduzione, per una proiezione dell’arte verso il futuro.
La mostra, è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e di AcegasApsAmga S.p.A. in collaborazione con Scripta Maneant Editori, Factorcoop S.p.A., Emilro Service e con il patrocinio di Commissione Nazionale Italiana UNESCO, Ministero della Cultura, ICOMOS, ICCROM.
INFO:
Biglietto incluso nel biglietto per il Museo Eremitani
Orario: lun-dom 9:00-19:00
chiusura: 1 maggio, 25 e 26 dicembre, 1 gennaio