Ludwig van Beethoven
Sonata per corno e pianoforte op. 17
(versione dell’autore per violoncello)
Johannes Brahms
Sonata op. 99
Mario Castelnuovo-Tedesco
Toccata op. 83
Francis Poulenc
Sonata
Il programma presenta una varietà di stili molto ampia, con una giusta mescolanza tra pezzi e compositori molto conosciuti, e opere che per me vale la pena riscoprire e far conoscere al grande pubblico. Dopo le due composizioni tedesche (la Sonata per corno e pianoforte op. 17 di Beethoven, nella versione per violoncello dell’autore, e la Sonata op. 99 di Brahms, pilastro del repertorio cameristico) ecco due compositori del Novecento: Castelnuovo-Tedesco e Poulenc.
La Toccata di Castelnuovo-Tedesco è un brano vivace e virtuosistico che mette in risalto l’agilità e la tecnica degli interpreti. Mi piace molto perché pur essendo un pezzo di grande valore artistico, ha la caratteristica di spezzare l’andamento monotono che potrebbe avere un recital, a vantaggio di una vivacità diversa, che entusiasma il pubblico presente in sala, grazie anche alla sua abilità nel fondere elementi della tradizione classica con un linguaggio musicale moderno e distintivo.
Infine la Sonata di Poulenc: un’opera che incarna perfettamente lo spirito eclettico e brillante del compositore francese. Questa Sonata, con i suoi toni ora malinconici ora giocosi, ora ironici, offre un ritratto affascinante di quanto Poulenc sia un compositore fuori dal comune. Caratterizzata da un’inconfondibile freschezza melodica, da una raffinatezza armonica, e da un’imprevedibilità praticamente costante, è una Sonata che non si riesce a non amare. (E. Pagano)