Pochi sanno che nella Camera di Commercio padovana sono depositati tre brevetti di ricette di casa nostra: il risotto ricco, il cappone alla canevera e il dolce la pazientina. In pratica un pasto completo, che comprende un primo, un secondo e un dessert.
Il risotto ricco alla Padovana ha come ingredienti le frattaglie (o “rovinassi”, in epoca precedente “menoaje”, ora in disuso): durello, pollo, carne di maiale, cuore di gallina, salsiccia, carote, sedano, cipolla, piselli, olio, vino bianco, grana grattugiato, sale, pepe, carne di fegatini di pollo e tacchino.
Non difficile, ma richiede molto tempo di preparazione il cappone “alla canevera”: di razza gallina padovana, con buona sapidità e consistenza, è un prelibato piatto oramai scomparso dai menu. Ripieno di carote, mela, sedano, cipolla e chiodi di garofano, il cappone viene inserito nella vescica di maiale assieme alla canna di bambù, la “canevera” e fatto bollire per diverse ore. Consigliato “in tocio”, insaporito con il sugo di cottura e condito con olio extravergine di oliva dei Colli Euganei.
Resiste bene poi la “pazientina” di cui riferiamo in questo articolo.
Buon appetito!