Artista, artigiano e imprenditore, Paolo De Poli (Padova 1905-1996) è diventato noto in tutto il mondo per la sua maestria nella tecnica dello smalto, che seppe trasformare in un linguaggio moderno, frutto di continue sperimentazioni.
A De Poli i Musei Civici di Padova dedicano un’ampia mostra retrospettiva, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia, curata da Alessandra Bosco e Lucilla Calogero (Università Iuav di Venezia) ed Elisabetta Gastaldi (Musei Civici di Padova) e realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
“Paolo De Poli è una figura di straordinaria importanza nella cultura artistica e artigianale padovana,” dice l’assessore alla cultura Andrea Colasio, “come dimostra anche il ricco e prezioso gruppo di opere che grazie agli eredi dell’artista fa oggi parte delle collezioni civiche e troverà una collocazione definitiva nel futuro museo del design al Castello Carrarese. Questa mostra al Museo Eremitani gli è dovuta e gli rende omaggio nel migliore dei modi”.
Per Alberto Bassi, professore all’Università Iuav di Venezia, storico del design e autore di pubblicazioni su Paolo De Poli, la mostra è “l’esito concreto di un lungo e proficuo dialogo tra l’Università Iuav di Venezia e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova volto a valorizzare i contributi più significativi della cultura del progetto e dell’impresa sviluppati nel tempo nella città patavina, con una attenzione specifica ai fondi storici e archivistici ma anche alla valorizzazione di nuove professionalità nel campo della ricerca, del design e delle imprese”.
Al centro dell’esposizione al Museo Eremitani sono le due donazioni ai Musei Civici di Padova effettuate dagli eredi dell’artista nel 2006-2007 e nel 2022: nel complesso oltre cento opere, tra cui elementi d’arredo, pannelli decorativi e oggetti di design, che testimoniano l’evoluzione e la varietà della produzione di De Poli dagli anni Venti agli anni Ottanta e la lunga collaborazione con Gio Ponti, avviata a partire dagli anni Quaranta.
A questi lavori, organizzati secondo criteri tipologici e tematici, sono affiancati documenti originali appartenenti al Fondo De Poli donato all’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia che mettono in luce la capacità di fondere la tradizione artigiana italiana con una moderna idea di progettualità e di esplorare i processi di lavorazione, le sperimentazioni tecniche e le pratiche di smaltatura e cottura del rame.
Arricchisce il percorso della mostra una linea del tempo, che rappresenta graficamente e in ordine cronologico le opere delle donazioni, con informazioni sulle principali mostre e testi autografi che approfondiscono l’impegno civico e il pensiero critico di Paolo De Poli. Una mappa infografica, poi, evidenzia i luoghi cittadini in cui sono presenti tracce dirette della produzione di De Poli, in un percorso diffuso nel cuore di Padova.
Nelle sale del Museo Eremitani l’installazione sonora e ambientale “Sonificazione lunare”, realizzata da Alessandro Fiordelmondo del Centro di Sonologia Computazionale del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, ricorda come la luna sia stata una delle suggestioni dell’artista nelle sue ricerche sul colore.
La mostra si distingue anche per la particolare attenzione ai temi della sostenibilità ambientale:
per l’allestimento sono state riutilizzate strutture esistenti, riadattate alle esigenze espositive, e utilizzati materiali riciclati o facilmente riciclabili mettendo in pratica riflessioni e ricerche emerse durante lo svolgimento dell’assegno di ricerca annuale NSBVN – Sustainable Exhibit dell’Università Iuav (assegnista di ricerca Pietro Lora), finanziato dal Fondo Sociale Europeo della Regione del Veneto, orientato a evidenziare e supportare l’adozione di buone pratiche di sostenibilità nella gestione e nell’allestimento di mostre temporanee e permanenti.
Nel catalogo della mostra, che riproduce le opere esposte, testi critici approfondiscono il percorso creativo di Paolo De Poli, l’importanza delle donazioni per il patrimonio civico e gli aspetti metodologici dell’allestimento sostenibile ideato da Iuav.