Le ultime volte in cui gli Amici della Musica di Padova avevano proposto l’integrale delle 32 sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven erano state nel 1988 con Rudolf Buchbinder (che le aveva eseguite in ordine cronologico) e nel 1995 in cui invece si erano avvicendati diversi giovani pianisti italiani.
È famosa la definizione che ne diede Hans von Bülow, che le paragonò al Nuovo Testamento, mentre il Vecchio Testamento era rappresentato dal Clavicembalo ben temperato di Bach ! Un ciclo (come quello dei Quartetti o delle Sinfonie) la cui realizzazione rappresenta per ogni Società di concerti una sfida e un traguardo importante. Tanto più per i pianisti stessi e per l’edizione 2021/22 gli Amici della Musica di Padova hanno scelto di affidare l’integrale al pianista padovano Alessandro Cesaro, che è oggi nella sua piena maturità artistica.
Beethoven occupa un posto particolare nel repertorio di Alessandro Cesaro, che ha eseguito il ciclo completo nel 2010/11 e prima ancora nel 2001 sugli strumenti storici della Fondazione Centanin di Arquà Petrarca.