Michael Nyman, The heart asks pleasure first, Philip Glass, Metamorphosis, Nino Rota, La strada, Ennio Morricone, C’era una volta il West, John Williams, Schindler’s List, Jean Sibelius, Valse Triste, Franz Liszt, Un sospiro, Frederic Chopin, Nocturne op. 9 n. 2 e Etude op. 10 n. 3
Da Nyman a Chopin passando per Morricone, Rota e i minimalisti americani. Ma con un filo conduttore: le melodie che ci fanno viaggiare con l’immaginazione. Questo lo spirito del prossimo concerto del pianista Giulio Andreetta, che si terrrà il prossimo 20 Dicembre alle 17.00 in diretta streaming per l’Associazione Immagine per Immagine di Padova. Un itinerario durante il quale ci torneranno alla memoria scene e fotogrammi dei film che abbiamo amato di più, in un percorso a ritroso che approda infine ad alcune delle più belle pagine pianistiche dell’Ottocento. E che sarà accompagnato anche visivamente da alcuni brevi filmati realizzati dall’artista Raffaele Luponio.
Appassionato studioso della musica minimalista e da film, Giulio Andreetta è lui stesso compositore di colonne sonore e brani pianistici originali. È quindi naturale che il programma si apra con The heart asks pleasure first di Michael Nyman, composto per il film Lezioni di piano diretto dalla neozelandese Jane Campion nel 1993. Sempre per le immagini, teatrali o cinematografiche, è stato scritto Metamorphosis di Philip Glass, un brano del 1988 che è poi comparso anche nel film The Hours con Meryl Streep e Julianne Moore.
Ci allontaniamo progressivamente dal minimalismo, ma restiamo nell’ambito della musica per il grande schermo con i celeberrimi temi di Nino Rota per La Strada, il capolavoro di Fellini con Giulietta Masina, e di Morricone per il film di Sergio Leone C’era una volta il West. La parte più strettamente cinematografica del programma si conclude poi con lo struggente tema principale dello spielberghiano Schindler’s List, composto da quello che è probabilmente il più famoso autore di musica per film vivente: John Williams. Molto visuale e immaginifica anche la parte classica del programma, che procede in ordine cronologico inverso da Valse Triste di Sibelius – inizialmente musica di scena per uno spettacolo teatrale – allo studio Il sospiro che Liszt compose intorno al 1845, noto al grande pubblico grazie al film Shine con Geoffrey Rush: un grande arco scintillante in Re bemolle maggiore, dolce e leggiadro ma con un’impegnativa parte centrale virtuosistica. Approderemo infine a Chopin, con il Notturno op. 9 n. 2 – uno dei momenti più intimi e meditativi della musica da salotto ottocentesca – e lo Studio op. 10 n. 3, ripreso più volte da musicisti successivi (fino al «nostro» Al Bano Carrisi) per la straordinaria bellezza del suo profilo melodico. Un brano ripensando al quale Chopin stesso – così testimonia un suo allievo – ammetteva: «Non ho mai scritto una melodia simile in vita mia».
Evento trasmesso in streaming on-line nella sede della Associazione Immagine per Immagine sulla piattaforma Youtube al canale esed899
URL: https://www.youtube.com/user/esed899
GIULIO ANDREETTA: Diplomato in pianoforte e laureato in Musicologia. Ha studiato con pianisti affermati a livello internazionale, si è affermato in vari concorsi internazionali di pianoforte e composizione. Ha suonato per prestigiose istituzioni in Italia e all’estero. Alcune sue composizioni sono state recentemente pubblicate dall’editore Armelin di Padova. Ha inoltre pubblicato con la casa discografica Velut Luna un album di composizioni originali per pianoforte. Nel Luglio del 2018 è stata messa in scena una sua opera per coro e orchestra in memoria delle vittime della Prima Guerra Mondiale nell’ambito del Festival Carrarese di Padova. In ambito musicologico ha pubblicato per l’editore Casadeilibri due monografie sul minimalismo musicale.