Questo titolo vuole riferirsi tanto all’esplorazione variegata del repertorio musicale quanto al suo rovesciamento, come sorgente sonora proveniente dalla natura, dal mondo circostante o, più precisamente da ciò che fa scaturire le emozioni dell’ascolto, quell’ambito misterioso che riguarda le nostre reazioni e l’apprendimento dei messaggi musicali nelle diverse epoche.
Se la natura dei suoni è ineffabile per definizione, il suono della natura è stato sempre imitato e trasfigurato dai compositori. Possiamo esplorare i fenomeni acustici ma essi si depositano nelle nostre coscienze, nella nostra memoria e quindi sono in continua trasformazione, non riducibili a categorie storiche e tantomeno stilistiche.
Una delle particolarità di questa nuova Stagione concertistica, la cui collocazione da gennaio a giugno risponde ai recuperi forzati imposti dalla pandemia, risiede nella presenza di brani inconsueti, nonostante in questi anni abbiamo sperimentato in lungo e in largo le peripezie più inaudite, soprattutto del Novecento: di ciò ringrazio con affetto e struggimento il nostro pubblico che le ha seguite appassionandosi con insaziabile curiosità.
In questa serata Antoni Wit Direttore e Filippo Gorini Pianoforte JOHANNES BRAHMS Concerto per pianoforte e orchestra n.2, FRANZ SCHUBERT Sinfonia n.8 “Incompiuta”, CARL MARIA VON WEBER Der Freischütz, Ouverture.