Le due giornate convegnistiche avranno l’obiettivo di approfondire alcune delle figure più luminose che hanno contribuito a rendere eccellenti l’Accademia Galileiana e l’Università di Padova nel corso degli ultimi quattro secoli.
La prima giornata si svolgerà il 4 maggio alle ore 15.00 presso la sala del Guariento della Reggia Carrarese. Aprirà il convegno il Presidente dell’Accademia Galileiana Antonio Daniele e seguiranno gli interventi di Giorgio Ronconi su Sertorio Orsato (1617-1678) tra Accademia e Università di Padova, di Alessandro Minelli sulla Botanica, storia e antiquaria nell’opera di Giulio Pontedera (1688-1757), di Franco Viola sulla Grandezza e miseria al tempo degli Arduino (guardando ai campi e ai boschi d’Italia). Concluderanno la giornata Gregorio Piaia con un intervento su Baldassarre Poli (1795-1883) tra filosofia eclettica in versione italiana e ‘normalizzazione’ austriaca post-’48 e Alberto Mirandola su Enrico Zeno Bernardi (1841-1919): docente, scienziato, inventore.
Il 5 maggio alle ore 9.00 riprenderanno le attività con un intervento di Giorgetta Bonfiglio-Dosio su Albertino Barison (1587-1667) principe dell’Accademia e docente dello Studio, seguirà Marco Callegari su Giovanni Antonio Volpi (1686-1766): professore dell’Università, principe dell’Accademia, letterato ed editore e Donato Gallo interverrà su Andrea Gloria (1821-1911) storico dell’Università di Padova. Concluderanno la mattinata convegnistica Paolo Maggiolo con un contributo sul Labore et inconstantia. Vita e opere di Emilio Teza (1831-1912) e Antonio Daniele su Antonio Favaro (1847-1922) studioso di Galileo.
Nel pomeriggio del 5 maggio alle ore 15.00 si terrà l’atto conclusivo del convegno con gli interventi di Renato Bozio su Raffaello Nasini (1854-1931) a Padova e nella Chimica italiana tra ‘800 e ’900, di Mariella Magliani su Andrea Moschetti (1865-1943): una vita per la cultura padovana e di Antonio Rigon su Vittorio Lazzarini (1866-1957) tra Università, accademie e istituti storici.
Chiuderà la giornata Gianfelice Peron con un intervento sui Filologi romanzi in Accademia: Ugo Angelo Canello (1848-1883), Vincenzo Crescini (1852-1932), Venanzio Todesco (1879-1962).