Situata in una posizione ideale la cinquecentesca Villa Molin si staglia sullo sfondo dei colli Euganei e si specchia sulle acque del Bacchiglione con monumentale eleganza.
Deve il suo nome all’ambasciatore della Repubblica Veneta Nicolò Molin, che nel 1597 commissionò al celebre architetto Vincenzo Scamozzi la progettazione di una villa nella quale trascorrere i mesi estivi. Lo spettacolare interno è uno scrigno di opere d’arte, dove rinascimento, barocco e neoclassicismo convivono armoniosamente. La planimetria, dalla straordinaria coerenza geometrica, è basata sulla forma del quadrato, che determina la struttura sia della villa che della sala centrale. Il piano terra si articola in sale angolari raccolte attorno alla stanza centrale, dotata di una virtuosistica volta ribassata. Lo scalone monumentale porta al piano superiore, dove si apre un magnifico salone a tripla altezza, interamente affrescato e con vestiboli che offrono viste diverse sui quattro punti cardinali.
Dal volume della villa si stacca la loggia con colonne ioniche: una vera e propria sala aperta, una sorta di belvedere da cui ammirare il parco.
All’esterno, alberi secolari incastonano il maestoso giardino all’italiana, tra laghetti, ruscelli e ponti.