Recuperata l’antica Reggia Carrarese verso la metà del Cinquecento durante il dominio veneziano, la Sala fu trasformata nel palazzo del Capitanio, sede dell’autorità preposta al comando militare di Padova dalla Repubblica Serenissima.
Tra il 1539 e il 1541 il capitano di Padova Girolamo Corner, esponente di una importante famiglia veneziana, promosse una nuova decorazione della sala, riproponendo l’analogo intento didascalico e celebrativo trecentesco, pur con significative varianti nella selezione dei personaggi illustri.
I pittori chiamati a realizzare il programma iconografico furono Domenico Campagnola, Stefano Dall’Arzere e, probabilmente, Gualtiero Padovano. Sulle due pareti lunghe, negli spazi scanditi da finte colonne, si succedono 44 figure di re e imperatori e di personaggi dell’età repubblicana, proposti come esempi di valore militare, di buon governo, di giustizia e di pace; sulle pareti brevi, invece, sono raffigurati sei celebri uomini di lettere patavini o legati all’ambiente padovano, a sancire l’importanza della città liviana con la sua università quale supremo polo culturale del territorio veneto.
La Sala è stata da sempre legata alla vita dell’università: già poco dopo la sua realizzazione vi si organizzavano feste da ballo per gli studenti e, dal 1631 fino al 1912, fu la sede della Biblioteca universitaria. Oggi ospita concerti, convegni ed eventi culturali.