La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e curata da Elisabetta Gastaldi, conservatrice del Museo d’Arte Medioevale e Moderna, vuole restituire visibilità ad opere di meritevole interesse, in attesa che venga allestita la sezione dell’Otto-Novecento del Museo. Si tratta di una una selezione di dipinti e sculture degli anni Venti e Trenta del Novecento, testimonianza del ricco e variegato tessuto artistico della realtà veneta nel periodo tra le due guerre e del costante arricchimento delle civiche raccolte.
Molti gli artisti attestati, da Giuliano Tommasi a Giovanni Dandolo, da Antonio Morato ad Antonio Fasan, da Fulvio Pendini a Tono Zancanaro, da Servilio Rizzato a Paolo Boldrin e a Luigi Strazzabosco. Non mancano presenze eccellenti come per esempio il pittore Ubaldo Oppi, che fu spesso in città, dove fra il 1930 e il 1931 realizzò gli affreschi per la cappella di San Francesco nella Basilica del Santo. Nomi tutti che dimostrano il vivace clima culturale cittadino e l’importante ruolo di Padova quale centro delle Venezie grazie anche all’attività di sodalizi artistici, come il Circolo Filarmonico Artistico, la Società Promotrice di Belle Arti e la Famiglia Artistica, queste ultime due poi riunite nella Società di Belle Arti, che allestiscono rassegne in cui si incontrano i più importanti artisti del territorio e le ultime tendenze. L’organizzazione delle mostre diviene poi compito del Sindacato pittori e scultori.