Porta Portello

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Porta Ognissanti (Omnium Sanctorum come si legge sull’architrave della facciata interna), detta anche del Portello, è una delle porte delle mura cinquecentesche di Padova. Il termine Portello si riferiva alla porta medievale collocata in fondo all’attuale via S. Massimo (portello = porta minore) e al porto fluviale a cui dava accesso, nel 1534 fu trasferito presso la nuova porta.
Costruita nel 1518 dall’architetto Guglielmo Grizi, su iniziativa del capitano di Padova Marco Aurelio Loredan, fu concepita come porta ad uso civile e commerciale.

È rivestita in pietra d’Istria e abbellita da otto colonne che poggiano su piedistalli che sembrano poggiare nelle acque del Piovego. La costruzione è sormontata da una torretta con orologio; nella parte destra, dove un tempo era collocato un leone di S. Marco è scolpito a rilievo un castello turrito, simbolo del dominio veneziano in terraferma; sopra l’arco trionfale due stemmi, uno della città di Padova e l’altro del Doge in carica Leonardo Loredan.
Oltre il ponte si trova l’Edicola di S. Maria dei Barcaioli del 1790, dove i viaggiatori assistevano alla messa prima di imbarcarsi sui burchi.
Sul muro sotto il capitello è murata la lapide che ne ricorda la costruzione (1534) e sotto vi è posta la statua della Madonna dei Barcari del Portello. La Scalinata, immortalata in un dipinto del Canaletto, era il punto di inizio e di imbarco per la Riviera del Brenta.
Una curiosità: sul parapetto sono incise una scacchiera e una tria, forse passatempo per i soldati di guardia alla porta o al personale addetto al dazio.

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Via Giovanni Gradenigo, Padova

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