Quando, nel 1274, fu disseppellito un antico sarcofago contenente uno scheletro, il poeta padovano Lovato de’Lovati lo attribuì immediatamente all’eroe troiano. Venne dunque costruita un’arca per esporlo alla città proteggendolo dalle intemperie.
Lovato si premurò di conquistarsi un posto nella storia di Padova facendosi costruire un sarcofago simile, da porre a fianco a quello del mitico capostipite di tutti i padovani. Non sapeva che, a causa del bassorilievo di un cane sul lato del sarcofago, nella consuetudine popolare sarebbe diventata “la tomba del cane di Antenore”.
Studi sui resti hanno provato che si tratta di un guerriero di origine ungherese morto tra il III e il IV sec. d.C. Pur non esistendo alcuna prova dell’esistenza di Antenore, i ritrovamenti archeologici nell’area confermano l’effettivo arrivo dei Veneti tra il XIII e l’XI sec. a.C.
