Percorso Specola-Duomo

Itinerario
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp
Condividi su email

Punto di partenza: via Euganea, all’altezza di Ponte di San Giovanni delle Navi.

Qui vi era uno dei porti di Padova, di cui si vedono ancora i resti in parte inglobati nelle case che sono state costruite a ridosso del Canale Maggiore del Bacchiglione che scorre attraversando la città lungo mura. Se ne avrete voglia potrete anche programmare una passeggiata per le porte e i ponti storici di Padova. Percorriamo Riviera Paleocapa, lungo il Canale, nella zona dove anticamente c’era il convento domenicano di S. Agostino, la cui omonima Basilica raccoglieva le spoglie dei Carraresi e di Pietro d’Abano. L’intero complesso, ad eccezione di un chiostro, andò distrutto all’inizio del XIX secolo. Il canale in questo tratto è detto Saracinesca per via di una pesante saracinesca che di notte chiudeva l’accesso alla città per impedire la navigazione dei contrabbandieri.
Già da Ponte S. Agostino possiamo vedere la Torlonga, antico nome dell’Osservatorio della Specola (posizione sulla mappa: 39), e la parte posteriore del Castello Carrarese che ospitò a lungo le carceri. Ora ospita il Museo la Specola che merita una visita per la sua peculiarità di museo astronomico. Imbocchiamo il Ponte Paleocapa, in ferro battuto, che si affaccia sull’Oasi Naturalistica della Specola, lo oltrepassiamo e giriamo subito a sinistra per Via Tiso da Camposampiero.
Attraversato il sottopasso, vedremo sulla nostra destra il piccolo, ma bellissimo Oratorio di San Michele (mappa: 38).
Ritornando sui nostri passi e visitato il Museo della Specola, ritorniamo in Riviera Paleocapa, giriamo a destra sul Ponte Sant’Agostino e imbocchiamo via San Tommaso Becket (mappa: 40). Al numero 3 possiamo trovare l’omonima Chiesa con la annessa Pinacoteca ricche di testimonianze del Barocco cittadino.

La zona del Vescovado

Torniamo un pochino indietro verso il ponte e svoltiamo a destra per Riviera Albertino Mussato, percorrendola fino all’incrocio con Via Vescovado. Svoltiamo a destra e proseguiamo per la bella e storica via in cui spicca una delle più belle dimore di Padova, la “Casa degli Specchi“, opera di Cesare Maggi dei primi del ‘500, così chiamata per i tondi e i riquadri di marmi policromi che sono inseriti vagamente nell’edificio di stile lombardesco.

Arriviamo così in Piazza del Duomo (mappa: 19), dove possiamo ammirare la Cattedrale e il Battistero, a pianta circolare, interamente affrescato da Giusto De’ Menabuoi, a buon titolo ritenuto uno dei capolavori padovani. Sempre qui, nel Palazzo Vescovile, troviamo anche il Museo Diocesano. In fondo alla piazza, l’antico Monte di Pietà.

L’antico Ghetto

Di fronte al Museo, imbocchiamo Via dei Soncin che ci porta alla zona ancora oggi chiamata Ghetto dove, anticamente, si concentrava la comunità Ebraica, particolarmente nutrita a Padova, città che accoglieva ben volentieri le più diverse culture, consapevole che queste non solo arricchivano di sapere l’Università, ma contribuivano al fiorire della città stessa, che sapeva far convivere la sua storica natura laica ed indipendente con la forte spiritualità diffusa, testimoniata dalla numerosità e importanza degli insediamenti religiosi cattolici.

Queste vie sono oggi particolarmente belle per le caratteristiche che le vie hanno mantenuto e per la presenza di botteghe che mescolano nella loro attività arte e artigianato. Ma per i padovani quest’area è particolarmente piacevole anche per il rito dell’aperitivo, lo spritz, occasione di ritrovo in tutta l’area detta “delle piazze”, che unisce il Ghetto, il Listón, Piazza delle Erbe, Piazza dei Frutti, Piazza dei Signori e Piazza del Duomo. Nelle stesse piazze e vie si godono anche le giornate di sole seduti all’aperto a fare colazione la domenica mattina e si indugia la sera nelle antiche “osterie” e trattorie nelle nuove enoteche a gustare le specialità locali insieme ad un buon bicchiere di vino dei Colli Euganei. Da Via dei Soncin svoltiamo a sinistra per Via delle Piazze. Al n°28 troviamo l’antica Sinagoga.

La Reggia Carrarese

Arriviamo a Via S. Canziano (mappa: 49) e all’angolo troviamo la chiesa omonima. Giriamo a sinistra lungo Piazza delle Erbe (mappa: 16) da cui possiamo ammirare il Palazzo della Ragione (mappa: 15), imbocchiamo Via Daniele Manin e, alla fine, Ancora a destra per Via Monte di Pietà, entriamo attraverso il Volto dell’Orologio  di Piazza dei Signori (mappa: 18) in quella che era la Reggia Carrarese (mappa: 20) e la percorriamo attraversando Piazza Capitaniato e girando poi a sinistra per Via Accademia e ancora a sinistra per Via Arco Vallaresso verso Piazza Duomo.

Informazioni utili

Come Arrivare:
IN AUTO: per questo percorso possiamo lasciare l’auto al parcheggio dei Colli.
IN AUTOBUS: consultare le linee e gli orari nel sito www.fsbusitaliaveneto.it.
TIPO DI PERCORSO: a piedi e con mezzi pubblici
DISTANZE TOTALI PERCORSE A PIEDI: circa 3km (escluse le visite dei musei e dell’interno degli edifici)
DURATA: circa 2,5 ore (escluse le visite dei musei e dell’interno degli edifici)
ADATTO PER: tutti. Il percorso si svolge quasi interamente all’interno della Zona a traffico limitato – Ztl

Tag:

Può interessarti anche

Cicloturismo in città e nei dintorni

Le Terme e i Colli Euganei

Cammini e ciclovie

Padova città d’acque

Resta in contatto

Iscriviti per ricevere aggiornamenti sugli eventi e le attività della città di Padova.